L’epigramma di Melfi

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Nel corso dei secoli la tradizione orale cittadina ha ricoperto di aneddoti e fabulazioni i sanguinosi eventi del 1528. Una di queste narrazioni riguarda il presunto tradimento di alcune famiglie melfitane, che avrebbe favorito la presa della città da parte dei francesi e, al ritorno degli spagnoli, la caduta in disgrazia delle famiglie stesse.

In particolare viene spesso citato un epigramma tramandato oralmente, che afferma testualmente:

Tre furono di Melfi la rovina

li Tisbi, li Gallo e li Mandina

Anche il governatore dei Doria, Pier Battista Ardoini, in uno scritto del 1674 pare avvalorare la tesi del tradimento, attribuendola però alla famiglia Mele. In realtà l’affermazione potrebbe riferirsi a epoche successive, che riguardano gli scontri tra alleati e nemici dei feudatari Doria nella vita sociale ed economica della città, come accadde in effetti per le famiglie Mandina e Mele che cambiarono schieramento passando dal ruolo di fiduciari dei Doria al partito del vescovo.

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