La sala dei vescovi di Melfi

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Il salone degli stemmi dei vescovi di Melfi è così chiamato per la raffigurazione in ordine cronologico degli stemmi di tutti i vescovi di Melfi, opera iniziata nel Settecento da monsignor Basta e che prosegue ancora oggi.

Il salone si affianca a quello, più piccolo, che contiene gli stemmi dei vescovi di Rapolla, la cui diocesi fu unita a quella di Melfi nel 1528, cui si aggiunse più tardi anche quella di Venosa.

Il salone è oggi utilizzato come sala convegni e di fatto non appartiene in via permanente al percorso museale, anche perché l’accesso principale avviene dal cortile centrale.

La diocesi di Melfi è molto antica e risale all’insediamento della contea normanna nel 1041. Primo vescovo fu Baldovino. A differenza delle vicine e più antiche diocesi di Venosa, Rapolla, Acerenza e Canosa, nonché della scomparsa diocesi di Cisterna che probabilmente sostituì, la diocesi di Melfi non era di rito greco ma fu di rito latino fin dalla sua fondazione.