La riforma gregoriana

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Solo il Pontefice Romano può essere chiamato universale.

Egli solo può deporre o reinsediare i vescovi.

Egli può deporre gli assenti.

Non si può abitare con coloro che Egli ha scomunicato.

Egli solo può fare nuove leggi, riunire congregazioni, fondare abbazie,

dividere diocesi ricche e unire quelle povere.

Egli solo può usare le insegne imperiali.

Solo al Papa tutti i principi debbono baciare i piedi.

Solo il Suo nome sia pronunciato nelle chiese.

Ad Egli è permesso deporre gli imperatori.

Ad Egli è permesso trasferire i vescovi.

Ad Egli è permesso ordinare ovunque un sacerdote.

Nessun sinodo può definirsi “generale” senza il Suo ordine.

Un testo può essere dichiarato canonico solamente sotto la Sua autorità.

Una Sua sentenza non può essere riformata da alcuno.

Egli può riformare qualsiasi sentenza emanata da altri.

Egli non può essere giudicato da alcuno.

Nessuno possa condannare chi si è appellato alla Santa Sede.

La Chiesa Romana non ha mai errato, né mai errerà per l’eternità.

Egli può liberare i sudditi dall’obbligo di obbedienza ai prìncipi.