Mosè e il serpente di bronzo

shadow

Prima metà secolo XVIII.

L’impianto compositivo a forme larghe e mosse, i panneggi sfrangiati, i colori stesi con pennellate rapide e luminose, la resa dei caratteri somatici rivelano ascendenze giordanesche, accostando l’opera alla produzione di Andrea Miglionico, largamente attivo a Melfi tra gli ultimi anni del XVII secolo e agli inizi del XVIII.

Sulla sinistra Mosè si rivolge a un gruppo di uomini al suo fianco, indicando loro il cielo con la mano sinistra, mentre tutt’intorno giacciono figure esanimi. Al centro è la croce su cui è avvinto il serpente di bronzo. A destra Aronne in armatura indica alcune figure morte, distese in primo piano.