Allegoria della musica

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La scultura raffigurante l’allegoria della Musica è collocata sul lato opposto della scultura gemella raffigurante l’allegoria della matematica. E’ evidente che la fattura delle sculture è la medesima, anche se non è possibile sapere con esattezza l’anno di esecuzione e l’autore. Il tema delle allegorie trova larga diffusione sia nella pittura che nella scultura, dall’arte antica a quella contemporanea ed è un soggetto ampiamente raffigurato soprattutto nel Settecento. Nella Grecia antica le Muse erano le protettrici delle arti, nate dall’amore di Zeus e Mnemosine.

La musa della Musica era Euterpe, raffigurata spesso con il flauto. Nel corso dei secoli le rappresentazioni pittoriche e scultoree delle arti hanno subito varianti e adattamenti, come in questo caso, dove l’attributo identificativo non è più uno strumento musicale, ma il pentagramma.

La scultura rappresenta una figura femminile che è l’allegoria della musica, scolpita a mezzo busto con il capo ruotato di tre quarti a destra rispetto al corpo. E’ realizzata in marmo bianco ed è fissata su una base di marmo di colore giallo ocra. I capelli sono condotti a ciocche ben definite e separate tra loro, legate indietro e ricadenti sulle spalle. La figura è avvolta da un manto che lascia scoperto solo il collo, facendo intravedere il colletto ondulato della veste sottostante. Sul davanti, sullo sbuffo di stoffa del panneggio, è visibile un pentagramma, reso con tratti incisi sul marmo.